Arte, cultura e tradizioni

L'Abbazia di San Benedetto del Subasio

Bisogna risalire le pendici del Monte Subasio fino ai 729 metri di altitudine per raggiungere l'Abbazia di San Benedetto, poco distante dall'Eremo delle Carceri e perfettamente inserita nel folto bosco del versante occidentale. Prima di San Francesco infatti, sui versanti del monte, salirono altri mistici, attratti dal silenzio e dalla nuda roccia di anfratti e spelonche.

L'Abbazia è documentata a partire dall'XI secolo ma la sua origine, quasi sicuramente, è molto più remota, forse risalente al VII secolo. Divenuta importante nel 1200, fu una sede monastica dipendente dall'Abbazia di Farfa, ospitante i monaci cluniacensi. Venne quasi distrutta dagli assisiati nel 1339 perché usata come rifugio di fuoriusciti banditi dalla città.

Poco rimane della struttura romanica di questo edificio: le mura perimetrali, l'abside primitiva semicircolare e la cripta su colonne risalente all'XI secolo. Una cripta più antica, detta cripta triastila, invece presenta analogie con quella di una chiesa presso Collepino, la Chiesa di S. Silvestro non molto distante da qui (circa 17 chilometri). L'Abbazia di San Benedetto del Monte Subasio cambiò spesso padrone passando dalla chiesa ai privati fino a tornare, nel 1945, di proprietà dell'ordine benedettino di S. Pietro di Assisi, che ha dato inizio ad un lungo lavoro di restauro durato circa un ventennio.


Nella foto: veduta dell'Abbazia di San Benedetto del Monte Subasio (Assisi, Perugia, Umbria del Nord). Da iluoghidelsilenzio.it.

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