Basilica di Santa Maria degli Angeli
Lungo viale Marconi, passando per casa Gualdi, sul luogo dove la leggenda maior di Bonaventura da Bagnoregio vuole che San Francesco avesse baciato un lebbroso e si fosse fermato morente per benedire Assisi prima di essere portato alla Porziuncola, si raggiunge il borgo di Santa Maria degli Angeli dove si innalza l'imponente Basilica omonima.
La chiesa sorse tra il 1569 e il 1579 inglobando il conventino francescano e tutte le strutture nate a ridosso della Porziuncola: fu l'importanza rappresentata da questa chiesetta, luogo tra i più sacri della devozione francescana, che spinse Papa Pio V, dopo il concilio di Trento, a ordinare la costruzione della grandiosa basilica che avrebbe dovuto dare nuova linfa all’ordine minorita e un’adeguata accoglienza alla moltitudine di pellegrini che, tutt’ora, vi accorrono.
La struttura fu progettata da Galeazzo Alessi e terminata nel 1679 con la realizzazione del campanile destro che avrebbe dovuto corrispondere a quello sinistro mai portato a termine. Un terremoto del 1832 provocò il crollo della navata centrale e parte superiore della facciata per questo la basilica venne ricostruita da Luigi Poletti nelle medesime forme. La facciata della basilica papale di Santa Maria degli Angeli di Assisi è ispirata allo stile del barocco romano e l’ingresso è preceduto da un portico con logge per le benedizioni. Spicca tra i tetti, in tutta la sua magnificenza, la cupola alta e slanciata dell'Alessi.
>>Clicca qui per saperne di più sulle opere d'arte contenute all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola di Assisi (Perugia, Umbria)<<