Arte, cultura e tradizioni

Assisi ed il tempio di Minerva

Solo un occhio attento, come al tempo fu quello di Giotto o quello di Goethe, può cogliere l'imponente bellezza di un insolito e meraviglioso antico tempio, incastonato tra gli edifici medievali della città di San Francesco, Assisi (PG)

Assisi è sì il paese di San Francesco, di Santa Chiara, di una santità diffusa, che si respira ad ogni angolo. Una città di "pietra”, che è visitata per questo da milioni di persone. Insomma, è uno dei centri della cristianità. Arrivandoci va vieppiù stupore imbattersi nel tempio di Minerva, incastonato nel filo dei palazzi; sembra anche una cosa posticcia ad una prima occhiata, perchè "avulso” da quel contesto medievale. Invece è vero, verissimo. Originale. Si racconta che Goethe, nel suo viaggio italiano, rimase sconvolto da "cotanta bellezza”: era la prima volta che vedeva un tempio antico nella sua interezza, perfettamente conservato. L’impianto edilizio doveva essere davvero ben fatto se è riuscito ad arrivare al terzo Millennio dopo essere stato carcere, negozio, la sede del consiglio comunale, e poi, ora, una chiesa. Le sei colonne integre sviluppano una bellezza armoniosa, impreziosita dai capitelli corinzi, quella stessa bellezza che Giotto ritrasse nel suo affresco Omaggio dell'Uomo Semplice, del ciclo delle Storie di San Francesco all’interno della Basilica Superiore di Assisi. Oggi si chiama Tempio della Minerva ma sembra che originariamente fosse dedicato ad Ercole. Nel Medioevo venne trasformato in chiesa, col nome di Santa Maria sopra Minerva. Nel 1634 fu riadattata in forme barocche e dedicata a S. Filippo Neri. I tanti cambiamenti non ne hanno però scalfito, nemmeno per un istante, la bellezza.


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