Enogastronomia

Il Novello di Assisi – un vino d'eccellenza della terra d'Umbria

La produzione del vino

E' il suo tempo. Senza pandemia ci sarebbero state di sicuro in giro le indicazioni per la degustazione del vino novello di Assisi, che è uno dei prodotti di più grande qualità del mondo enologico della Regione. Intanto viene sempre ricordato che vi sono diversi tipi di qualità del novello, che deve comunque fare leva sul sangiovese e merlot. Qualche produttore si appoggia anche al cabernet, ma sono la minima parte. E' adesso la sua stagione, è adesso il momento di maggior fulgore del vino di Assisi che è, come si sa, "asciutto, corposo, armonico, intenso e persistente" tutti aggettivi che spiegano "l'opera d'arte” dei vitivinicoltori regionali. Ma se il tempo del Vino Novello si "brucia” in qualche settimana, rimane però Assisi quale "capitale” del vino DOC, la cui cura di produzione è garantita da una tradizione di secoli che non tutti possono vantare. Le carte medievali spiegano abbondantemente quale fosse stata l'attenzione delle autorità: "La vendemmia era regolamentata: non si poteva procedere alla vendemmia senza l'autorizzazione dell'autorità comunale". Molto interessante è anche l'indagine sugli antichi catasti assisani coevi allo statuto (1459-1668): dalla descrizione del territorio emerge come fosse diffusa la coltivazione della vite, la quale viene per lo più maritata ad un albero, solitamente l'olmo; poiché permette un maggiore sfruttamento del territorio, si può coltivare "sopra e sotto" come dicono i contadini. Altra fonte documentata è quella dei "registri del Danno Dato” (1443-1787) nei quali sono riportati tutti i contenziosi di natura agraria: l'autorità giudiziaria comunale per mezzo di appositi funzionari investigava e comminava le condanne previste dalle norme statutarie, ad esempio per il furto di "uva moscatello". 



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