Eventi, feste e sagre

Il Calendimaggio di Assisi: tra paganesimo e religione

La festa di primavera del borgo umbro di San Francesco e Santa Chiara, ogni anno a Maggio. Palio e rievocazione medievale che vedono protagoniste le due "parti" tra sfilate in costume e giochi

Maggio porta con se la sensazione del risveglio e del rinnovato vigore della natura: la primavera sta arrivando e con essa tornano il lavoro dei campi e la raccolta dei frutti. Per questo l'uomo onora l'arrivo della bella stagione, per ingraziarsi un buon raccolto e un'annata ricca. Il Calendimaggio, nella tradizione assisiate, è un appuntamento annuale con Madre Terra.

È una festa di origine profana che, nel corso del tempo, si è tinta di spiritualità: in essa infatti si è voluto inserire il ricordo di Francesco d'Assisi e della sua spensierata gioventù.


Il Calendimaggio di Assisi (Umbria, Perugia) si svolge in 4 giorni, precisamente nei primi mercoledì, giovedì, venerdì e sabato di maggio che non cadano di Primo maggio: è un’esplosione di allegria e freschezza, di canti e di suoni, di costumi tradizionali e di fiori che animano tutta la città e i suoi abitanti.


La festa è una vera e propria celebrazione della primavera, vissuta dalle persone come la festa della vita, la gioia del risveglio che trasuda dai muri dei palazzi, dalle cose e da ogni essere vivente. In questo senso, il ricordo di Francesco viene celebrato all'interno di una festa nata per essere pagana.


Il Calendimaggio, probabilmente una delle manifestazione più amate e sentite dalla popolazione di Assisi che partecipa indossando costumi d'epoca fedelmente riprodotti, si svolge tutta in funzione del "Palio", conteso da due fazioni avversarie che corrispondono ai due quartieri in cui è divisa la città umbra: "la parte di sopra" e "la parte di sotto". Una giuria assegna il premio a quella fazione che si è distinta maggiormente nei canti, nell'abilità dello sbandieramento, nelle gare dei balestrieri e, ovviamente, nella fattura dei costumi indossati.


Il Palio viene consegnato dal Maestro di Campo con una formula di rito che si ripete ogni volta solennemente e recita: "Popolo di Ascesi, noi Maestro de Campo, avvalendoci dei pieni poteri conferitici, udito lo parere dell'eletto collegio dei giudici ai quali abbiamo demandato lo compito di indicarci quale delle due parti abbia raggiunto maggior lode nella cavalleresca contesa per lo saluto alla nascente Primavera, mentre esprimiamo alle Parti la nostra incondizionata riconoscenza per l'alta prova morale e civica espressa in questa contesa, degna delle più nobili tradizioni della nostra città, assegnamo lo Palio de Calendimaggio alla Parte de ... ". Oltre alle sfide delle due Parti, rievocazioni storiche, sfilate e l’elezione di Madonna Primavera, impegnano il popolo di Assisi per tre giorni consecutivi, durante i quali le strade della cittadina si riempiono di colori, suoni e una folla in trepidante attesa del verdetto finale. A chi andrà il palio?

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